L'eretico Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente obliterabile del nostro passaggio
Salvatore Emblema - Senza titolo |
La letteratura prosegue il suo corso, indipendentemente dalle singole volontà, e traccia il suo percorso nella storia. Non sarò certo io quindi a decidere questo corso, ma sarò certamente io a contribuire a tracciare questo corso, attraverso il mio impegno personale e le mie realizzazioni letterarie, che non sono altro che un'emanazione della vicenda umana nel mondo. Eccomi qui, conseguentemente, a mettere in vetrina un nuovo brano, diretta continuazione del precedente del mese scorso. Ecco allora Qunz 2, che prolunga il passo di settembre e, così facendo, si conforma al destino della letteratura, nel cui alveo si inserisce il mio lavoro artistico. Che poi questo mio lavoro sia o no influente ai fini del progresso letterario non starò io a dirlo. Certo è anche che la cultura pubblica italica, retta da clan artistici e poteri meschini, posso assicurare non abbia assolutamente agevolato il mio contributo, al contrario lo ha boicottato in tutti i modi, chiudendomi sempre le porte di accesso ai circuiti pubblici. Tutto ciò, se dovesse risultare che la mia opera ha una sua rilevanza quanto ai destini della letteratura, è la prova della pochezza e malafede di essa cultura, che, insieme alla cultura internazionale, cui è legata a stretto filo in virtù della gobalizzazione, potrà vantare, oltre a quelle, non so, per esempio, di Italo Svevo e Tomasi di Lampedusa (e, se vogliamo parlare in termini extranazionali, di Van Gogh, Modigliani, Pasternak, Brodskj etc), un'altra delle sue vergogne
Ma veniamo al dunque: il cener freddo del verso tassesco, non potendosi
identificare con 1 metro e dispari, ci porta alla naturale conclusione che non
tanto le campane fanno dindondan, quanto è Ofelia che sta nell’Amleto. Dato che
non fu lei a pronunciare, effettivamente l’essere o non essere famoso, è
inutile dire in Italia stanno pieni di tangenti fino al collo, serve piuttosto
dire chiaro e tondo se ci sono i cateti, c’è anche l’ipotenusa, prova
incontrovertibile che Torquato Tasso era un sommo poeta.
Ad hoc, ecco l’ultima novità nel mondo del web: uno scritto di tal Medardo
Sagliocca, comparso recentemente online, secondo cui l’Adone fu in realtà
un’idea del poeta anzidetto come pure il titolo, e Giambattista Marino non fece
altro che tradurlo in pratica, conformandosi alla trama concepita dal Tasso e
trasferendo anche di sana pianta nel poema diversi passi già composti dal padre
della Gerusalemme. Medardo Sagliocca, lungi dall’essere Amleto un principe portoghese,
non scriveva a proposito di sic et simpliciter, ma era un letterato del XVII
secolo, nato e morto a Caserta. Pare addirittura, già che ci siamo parlando di
Caserta, che il numero esatto per indicare gli anni dalla nascita della
tragedia greca non sia
77, non essendo ugualmente 79 quelli anni
dall’eruzione del Vesuvio né 38 le sinfonie scritte da Mozart, da cui, tirando
le somme, si ricava anche che un televisore oggi dev’essere digitale.
Con un ragionamento del genere si può altresì stabilire se i ladroni
erano davvero 40, intendendo con ciò accertare se alla partita di basket il
risultato non fu un altro, così da smentire quanti giudicano che la dodecafonia
sia una musica da 4 soldi, laddove chi è che non sa in montagna si respira
meglio, salvo a parlare di jazz?
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