L'eretico Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente obliterabile del nostro passaggio
Salvatore Emblema - Senza titolo |
Direi che di questi tempi, con l'estate che si appropinqua, parlare di cultura seria diventa più difficile. Andiamo verso giorni di maggiore spigliatezza, che mal s'accordano con la profondità e la concentrazione imposti dalla cultura seria Facevo per dire naturalmente, perché la cultura, quando è autentica, è ben accetta in qualunque momento e qualunque sia la stagione dell'anno. Era un modo per far intendere che certi personaggi della vita pubblica italica dimenticano cosa sia la cultura e spacciano per essa dei surrogati senza peso alcuno, che di cultura non hanno nulla o quasi. Mi riferisco alla letteratura in lingua italiana che gli editori (per lo più milanesi) fanno circolare in Italia, scambiando e gabellando per essa una pallida imitazione, del resto velleitaria, che autori senza vero talento imbastiscono, a scopo unicamente di consumo e di commercio. Ecco, questa è la letteratura italica attuale voluta dall'editoria di risonanza in questo paese, un prodotto scadente e di bassa lega, destinato esclusivamente a fare cassa. Quello che ad essa difetta è il valore, ma il pubblico per lo più non se ne accorge e recepisce inavvertitamente quello che trova sul mercato, della paccottiglia editoriale. E' il risultato delle scelte di un potere ipocrita e sempre più autoritario e di clan culturali che imperversano sulla piazza. Per sfuggire a questo scempio, ecco qui appresso della letteratura degna, l'ottava tranche di Jagghes, modellata dalla mia mano
Ovviamente il manometro per
la misurazione non doveva essere confuso con il barometro, come fecero molti
automobilisti. Non essi però, ma i meteorologi, in cambio, ricorrendo ai
barometri, date le file dai gommisti, fecero indovinatissime previsioni del tempo.
Nonostante annunciassero pioggia e maltempo per tre giorni di seguito, la
vendita dei tulipani non calò, anzi furono le Volvo, non le Opel. E ci fu chi
dalle reti Sky annunciò che, dato il protrarsi degli affollamenti presso le
officine dei gommisti, a Napoli era stato ufficialmente deciso di porre
fine una volta per tutte alla diatriba su chi fosse l’autore dell’affresco di
palazzo Schioppa, ma non si sapeva come. Il cronista Sky aggiunse anche che le
dalie non erano camelie, e molti non capirono. Manco a farlo apposta, in
effetti, le gomme delle macchine erano 4+1, quindi bisognava aggiungere 1, il
che giustificava pienamente quell’appendice nella notizia da parte delle reti
Sky.
Fatto si è che numerosi
telespettatori pensarono bene, una volta appresa l’informazione sull’affare
dell’affresco, che, come le dalie non erano camelie, così non si doveva più
andare alle partite di calcio su tutto il territorio nazionale e allo stesso
modo altri non vollero più acquistare giornali e spensero la tivù. Similmente
la nostalgia. Per di più i telespettatori erano sia maschi che femmine, dunque,
non essendo unisex, indossavano abiti di taglio estivo. Ne viene anche che
l’acquedotto serve le case dei cittadini, così come le linee telefoniche, della
luce e del gas. Altra conseguenza è che un concerto di musica da camera si può
fare. Inversamente una lavastoviglie va caricata col sapone, per cui non ha
senso dire questo quadro è brutto. Resta il fatto che le albicocche sono
morbide, i mobili di legno, i lampadari pendono dal soffitto, neanche le carote
non stessero sotto terra, come le patate, e gli zucchini non fossero verdi. Per
il resto, i cavalli galoppano negli ippodromi. Gli stessi non rimasero
coinvolti beninteso nella controversia a proposito dell’affresco di palazzo
Schioppa. Questa sembrava incomponibile, a tal segno da indurre la
Soprintendenza alle Belle Arti e Monumenti di Napoli ad adottare come estrema
ratio una soluzione assolutamente sui generis per cavarsi d’impaccio e superare
quello stallo insormontabile. In altri termini i grissini sono un utile
spuntino e si discostano dagli omnibus per il fatto che questi si fermano a
tutte le stazioni, ma non il ferro dolce.