L'eretico Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente facilmente obliterabile del nostro passaggio
Questo post valga come strenna natalizia per i lettori di questo blog. A loro dedichiamo due pagine, una di poesia, Tixotal, e una narrativa, Olduval. L'una e l'altra, modellate secondo il solito timbro stilistico dell'autore, Gerardo Allocca, titolare di questo blog, rappresentano il tentativo di comporre della letteratura personale e innovativa, che sfugga al becero e insulso cliché cui l'editoria italica, alla mercè di clan culturali e poteri meschini, ha abituato il pubblico, inconsapevole di esserne strumentalizzato e abbindolato. In un'Italia sempre più assurda come l'attuale, tale che per essere ancora Italia non dovrebbe più esserlo, dando modo alle realtà locali, come la Campania, di essere se stesse, e non schiave di un vessatorio modello, contrabbandato come nazionale, ma in realtà imposto dall'alto per fini di parte.
TIXOTAL
Purché non sia questo
paleolitico
mugugno, tutto
improperi e lagnanze,
questa runa di
volgarità in tecnico
gergo da bassifondi o
delinquenze,
parlerei come
nell’acqua i delfini,
che fanno salotto tra
le onde morbide
o infuriate, sgusciando
viscidi e fini,
e buontemponi
burlandosi in bande.
Questa litania di acri
parolacce,
più pesanti degli
scogli e di ancore,
più scure del petrolio
che le lance
si lasciano dietro i
motori al correre,
più violente delle
tempeste al lido,
del pugno sferrato sul
ring dal guanto.
Il mio kyrie così
feroce e lurido,
squallido come guizza
sul tappeto
topo di fogna e
blasfemo, sacrilego
come amuleto d’osso
alla narice.
Questo scioglilingua
apolide al tango,
dal laido sapore di
mele marce.
OLDUVAL
Pugilatori,
trombettisti, gladiatori, sassofonisti, opliti. Non vorrei, con ciò, imbarcarmi
in qualche spigolosa discussione sul mercato valutario. Piuttosto, ecco:
l’acqua, sarà bene ricordare, è la molecola più abbondante nei viventi. E così,
disponendo di una tavolozza, ci si potrebbe provare a raffigurare la piazza con
la fontana di Sirdi. Sirdi non ha più di cent’anni di vita dalla fondazione, ma
ha l’aspetto di un borgo romanico, come un’abazia. Non parlerei qui di
francobolli fuori corso e nemmeno in circolazione, Sirdi, però, ha una bellissima, seducente fontana, che
campeggia tra una cerchia di palazzi all’antica, in pietra bianca, e dà il nome
al posto: Largo della fontana: questo va detto. Del resto, Teseo, amante di
Arianna, fu l’uccisore del Minotauro, chi non lo sa, però non bisogna
trascurare che uno dei grattacapi più problematici del mondo moderno è lo
smaltimento dei rifiuti non degradabili (la carta dei giornali non fa testo, in
tema, le pellicole cinematografiche, porno e no, sì).
E’ quella,
la principale piazza di Sirdi, dove ha sede il municipio, il palazzo di
giustizia, la guardia cittadina, la biblioteca, il vescovado. Largo della fontana fa un po’ da centro di
richiamo del popolo, che vi si raccoglie per affari o anche solo per passeggiare
o svagarsi. Qualcuno, riguardo, poi alla bussola, strumento di navigazione e
orientamento in genere, rammenterà certo che, ben prima dell’amalfitano Flavio
Gioia, i Cinesi si servivano di un attrezzo simile, da essi costruito. Se ne
deduce anche che Roma non è mai stata caput di nessun mundi, se è vero che
regioni come l’India, la Cina, le Americhe rimasero per sempre escluse dal suo
dominio o addirittura sconosciute ad essa. E’ chiaro, oltre tutto che Prometeo
era uno smargiasso.
Per
dirne un’altra, la fontana della piazza omonima di Sirdi era fatta tutta in
pietra bianca, lo stesso materiale degli edifici circostanti e della maggior
parte delle costruzioni della città, le rimanenti essendo di sassi grigi o
rossicci. Per quanto mi concerne, non credo, a questo punto che il Mediterraneo
sia il mare più pescoso, ma è sicuro che fu nostrum, ossia la culla della
civiltà più splendida della classicità, Roma.
Chi
si intende, comunque di vini, sa che essi, se sono troppo forti, non sono
ideali per accompagnamento ai pasti, ma vanno più bene come liquori, almeno è
ciò che mi proclamò perentoriamente il gestore di un bar. Per me, o conigli o
tacchini, preferisco sempre cacciagione selvatica. E così, sento dire anche:
risus abundat in ore stultorum.
Naturalmente,
è la marmellata di ciliegie ad essere o.k. per le crostate e le case fabbricate
con roccia del Vesuvio sono fresche d’estate e calde d’inverno. Bisogna
tuttavia si sappia che le viole fioriscono prima delle rose, cosa che non
implica sempre, come legge di natura, che se son rose fioriranno.
Si
noti che il pavimento di quella piazza di Sirdi era lastricato di ciottoli di
selce levigata e l’illuminazione pubblica vi era piuttosto fitta, con lanterne
che pendevano in cerchio dalle facciate delle case intorno, in più file. Ed è
ovvio che, certamente, per rompere le uova nel paniere a uno, non occorre la
presenza materiale d’un paniere con uova. Cosa che potrebbe sembrare un po’
irriverente a chi, poniamo, si accingesse in buona fede a fare una frittata.
Pioggia o neve, comunque, un noce è sempre un noce.
Francesco Solimena - Autoritratto |
E la
parte che ebbe Filippo nel declino civile della Grecia? : lasciamo stare. Né
vale la pena anche di ripetere che il fumo fa male. Ma, a chi si fosse trovato
in giro per la piazza principale di Sirdi, la prima cosa
che sarebbe saltata all’occhio, è fuor di dubbio, sarebbe
stato il getto della fontana, che s’innalzava come un pinnacolo per più di due
metri per ricadere con i suoi spruzzi a gomito a capofitto nella vasca, in
tutto somiglianti a un mazzetto di sottili e lunghi fiorellini eleganti. Non è
questa la ragione, sia ben chiaro, per cui molti parlano malissimo dello stato
di conservazione e custodia del patrimonio artistico nazionale, che, pure è tra
i più ricchi al mondo, dicono.
Si capisce
così perché, quando il tempo minaccia acqua, è buona norma uscire di casa
provvisti di ombrello o, almeno di trench, checché poi dicano quelli che si
affannano a sostenere la necessità di una radicale svolta politica nel paese
(quale sia questa, vattelappesca). In fondo, la rosa è sempre il più bel fiore.
Lo stesso vale per il footing, che non è uno sport, ma un’attività fisica, la
quale in genere si loda per i benefici influssi che produce sulla salute,
sempreché se ne faccia un uso proprio, commisurato all’età e alle condizioni
fisiologiche di chi lo pratica, a parere dei medici. Purché non ci si venga a
dire che ci sia stato da noi ( ? ) un critico e uno storico della letteratura
più eminente in tutto il secolo di Natalino Sapegno, tolto naturalmente il
capofila B. C. .Il che non chiarisce, evidentemente quale sia stata l’origine
del sistema solare.
Oltre
a ciò, la fontana più leggiadra e l’unica, del resto di Sirdi aveva una vasca
dalla bizzarra foggia ad otto o a occhiali, come dir si voglia, con uno stretto
canale che univa i due bacini profondi 1 metro e circolari, l’uno recante la
canna d’acqua protesa verso l’alto e l’altro uno scoglio, cui si abbandonava
mollemente coricata una forma flessuosa. In secondo luogo, pare sia da
escludere che la lingua etrusca sia derivata da un ceppo ario-persiano.
Ma
non è tutto qui: c’è stato un tempo, assai lontano dal nostro che Europa e
Africa erano unite tra loro e il mare in mezzo prosciugato: in ère geologiche
passate, si capisce. E non si trascuri il bisogno prepotente di espressione
tipico dell’arte romantica, come nel concerto n° 3 per pianoforte e orchestra.
Quasi altrettanto musicale la forma flessuosa nella vasca, come tutto il
complesso architettonico d’altronde. Largo della fontana lo accoglieva nel suo
seno come una madre il proprio bambino.
Quanto al resto, mi asterrò dal riferire quali siano i rimedi proposti
in un recente convegno contro l’alcolismo, ma, con tutto ciò, il consumo di
benzina per auto cresce continuamente, devo sottolinearlo. Sarà che la gente
non ama più il cinema come una volta. Come pure, le pillole per il mal d’auto
non sembrano efficaci contro il mal di denti.
La
figura nella fontana di Sirdi, per soddisfare ogni legittima curiosità, era in
marmo, lo scoglio in basalto. E sullo scoglio, quella forma era una sirena, a
mezzo tra pesce e donna, né l’uno né l’altra e tutt’e due insieme, secondo le
favole antiche. Ora, non è vero? , come corre voce che i bambini non credono
più alla befana, solo in quanto, se pare scontato che la media degli incidenti
d’auto si sia abbassata, il gioco del calcio è sempre il più seguito tra il
nostro popolo (a scanso di equivoci,
La Paz è la
capitale della Bolivia). Giorno e notte, così, la sirena stava
immobile nella vasca a magnetizzare gli sguardi dei passanti su Largo
della fontana come in un porto, le insegne della città (una sirena azzurra e un’abazia
nera, in campo bianco) erano esposte al balcone centrale del municipio, i
biglietti dei treni sono aumentati.