martedì 1 dicembre 2015

LETTERATURA INTEGRALE

L'eretico Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente facilmente obliterabile del nostro passaggio





Paul Klee - Glass facade



Questo post valga come strenna natalizia per i lettori di questo blog. A loro dedichiamo due pagine, una di poesia, Tixotal, e una narrativa, Olduval. L'una e l'altra, modellate secondo il solito timbro stilistico dell'autore, Gerardo Allocca, titolare di questo blog, rappresentano il tentativo di comporre della letteratura personale e innovativa, che sfugga al becero e insulso cliché cui l'editoria italica, alla mercè di clan culturali e poteri meschini, ha abituato il pubblico, inconsapevole di esserne strumentalizzato e abbindolato. In un'Italia sempre più assurda come l'attuale, tale che per essere ancora Italia non dovrebbe più esserlo, dando modo alle realtà locali, come la Campania, di essere se stesse, e non schiave di un vessatorio modello, contrabbandato come nazionale, ma in realtà imposto dall'alto per fini di parte.











TIXOTAL


Purché non sia questo paleolitico
mugugno, tutto improperi e lagnanze,
questa runa di volgarità in tecnico
gergo da bassifondi o delinquenze,
parlerei come nell’acqua i delfini,
che fanno salotto tra le onde morbide
o infuriate, sgusciando viscidi e fini,
e buontemponi burlandosi in bande.
Questa litania di acri parolacce,
più pesanti degli scogli e di ancore,
più scure del petrolio che le lance
si lasciano dietro i motori al correre,
più violente delle tempeste al lido,
del pugno sferrato sul ring dal guanto.
Il mio kyrie così feroce e lurido,
squallido come guizza sul tappeto
topo di fogna e blasfemo, sacrilego
come amuleto d’osso alla narice.
Questo scioglilingua apolide al tango,
dal laido sapore di mele marce.










OLDUVAL


 Pugilatori, trombettisti, gladiatori, sassofonisti, opliti. Non vorrei, con ciò, imbarcarmi in qualche spigolosa discussione sul mercato valutario. Piuttosto, ecco: l’acqua, sarà bene ricordare, è la molecola più abbondante nei viventi. E così, disponendo di una tavolozza, ci si potrebbe provare a raffigurare la piazza con la fontana di Sirdi. Sirdi non ha più di cent’anni di vita dalla fondazione, ma ha l’aspetto di un borgo romanico, come un’abazia. Non parlerei qui di francobolli fuori corso e nemmeno in circolazione, Sirdi, però, ha  una bellissima, seducente fontana, che campeggia tra una cerchia di palazzi all’antica, in pietra bianca, e dà il nome al posto: Largo della fontana: questo va detto. Del resto, Teseo, amante di Arianna, fu l’uccisore del Minotauro, chi non lo sa, però non bisogna trascurare che uno dei grattacapi più problematici del mondo moderno è lo smaltimento dei rifiuti non degradabili (la carta dei giornali non fa testo, in tema, le pellicole cinematografiche, porno e no, sì).
  E’ quella, la principale piazza di Sirdi, dove ha sede il municipio, il palazzo di giustizia, la guardia cittadina, la biblioteca, il vescovado.  Largo della fontana fa un po’ da centro di richiamo del popolo, che vi si raccoglie per affari o anche solo per passeggiare o svagarsi. Qualcuno, riguardo, poi alla bussola, strumento di navigazione e orientamento in genere, rammenterà certo che, ben prima dell’amalfitano Flavio Gioia, i Cinesi si servivano di un attrezzo simile, da essi costruito. Se ne deduce anche che Roma non è mai stata caput di nessun mundi, se è vero che regioni come l’India, la Cina, le Americhe rimasero per sempre escluse dal suo dominio o addirittura sconosciute ad essa. E’ chiaro, oltre tutto che Prometeo era uno smargiasso.
  Per dirne un’altra, la fontana della piazza omonima di Sirdi era fatta tutta in pietra bianca, lo stesso materiale degli edifici circostanti e della maggior parte delle costruzioni della città, le rimanenti essendo di sassi grigi o rossicci. Per quanto mi concerne, non credo, a questo punto che il Mediterraneo sia il mare più pescoso, ma è sicuro che fu nostrum, ossia la culla della civiltà più splendida della classicità, Roma.
  Chi si intende, comunque di vini, sa che essi, se sono troppo forti, non sono ideali per accompagnamento ai pasti, ma vanno più bene come liquori, almeno è ciò che mi proclamò perentoriamente il gestore di un bar. Per me, o conigli o tacchini, preferisco sempre cacciagione selvatica. E così, sento dire anche: risus abundat in ore stultorum.
  Naturalmente, è la marmellata di ciliegie ad essere o.k. per le crostate e le case fabbricate con roccia del Vesuvio sono fresche d’estate e calde d’inverno. Bisogna tuttavia si sappia che le viole fioriscono prima delle rose, cosa che non implica sempre, come legge di natura, che se son rose fioriranno.
  Si noti che il pavimento di quella piazza di Sirdi era lastricato di ciottoli di selce levigata e l’illuminazione pubblica vi era piuttosto fitta, con lanterne che pendevano in cerchio dalle facciate delle case intorno, in più file. Ed è ovvio che, certamente, per rompere le uova nel paniere a uno, non occorre la presenza materiale d’un paniere con uova. Cosa che potrebbe sembrare un po’ irriverente a chi, poniamo, si accingesse in buona fede a fare una frittata. Pioggia o neve, comunque, un noce è sempre un noce.



Francesco Solimena - Autoritratto






  E la parte che ebbe Filippo nel declino civile della Grecia? : lasciamo stare. Né vale la pena anche di ripetere che il fumo fa male. Ma, a chi si fosse trovato in giro per la piazza principale di Sirdi, la prima  cosa  che  sarebbe  saltata all’occhio, è fuor di dubbio, sarebbe stato il getto della fontana, che s’innalzava come un pinnacolo per più di due metri per ricadere con i suoi spruzzi a gomito a capofitto nella vasca, in tutto somiglianti a un mazzetto di sottili e lunghi fiorellini eleganti. Non è questa la ragione, sia ben chiaro, per cui molti parlano malissimo dello stato di conservazione e custodia del patrimonio artistico nazionale, che, pure è tra i più ricchi al mondo, dicono.
  Si capisce così perché, quando il tempo minaccia acqua, è buona norma uscire di casa provvisti di ombrello o, almeno di trench, checché poi dicano quelli che si affannano a sostenere la necessità di una radicale svolta politica nel paese (quale sia questa, vattelappesca). In fondo, la rosa è sempre il più bel fiore. Lo stesso vale per il footing, che non è uno sport, ma un’attività fisica, la quale in genere si loda per i benefici influssi che produce sulla salute, sempreché se ne faccia un uso proprio, commisurato all’età e alle condizioni fisiologiche di chi lo pratica, a parere dei medici. Purché non ci si venga a dire che ci sia stato da noi ( ? ) un critico e uno storico della letteratura più eminente in tutto il secolo di Natalino Sapegno, tolto naturalmente il capofila B. C. .Il che non chiarisce, evidentemente quale sia stata l’origine del sistema solare.
  Oltre a ciò, la fontana più leggiadra e l’unica, del resto di Sirdi aveva una vasca dalla bizzarra foggia ad otto o a occhiali, come dir si voglia, con uno stretto canale che univa i due bacini profondi 1 metro e circolari, l’uno recante la canna d’acqua protesa verso l’alto e l’altro uno scoglio, cui si abbandonava mollemente coricata una forma flessuosa. In secondo luogo, pare sia da escludere che la lingua etrusca sia derivata da un ceppo ario-persiano.
  Ma non è tutto qui: c’è stato un tempo, assai lontano dal nostro che Europa e Africa erano unite tra loro e il mare in mezzo prosciugato: in ère geologiche passate, si capisce. E non si trascuri il bisogno prepotente di espressione tipico dell’arte romantica, come nel concerto n° 3 per pianoforte e orchestra. Quasi altrettanto musicale la forma flessuosa nella vasca, come tutto il complesso architettonico d’altronde. Largo della fontana lo accoglieva nel suo seno come una madre il proprio bambino.
  Quanto al resto, mi asterrò dal riferire quali siano i rimedi proposti in un recente convegno contro l’alcolismo, ma, con tutto ciò, il consumo di benzina per auto cresce continuamente, devo sottolinearlo. Sarà che la gente non ama più il cinema come una volta. Come pure, le pillole per il mal d’auto non sembrano efficaci contro il mal di denti.
  La figura nella fontana di Sirdi, per soddisfare ogni legittima curiosità, era in marmo, lo scoglio in basalto. E sullo scoglio, quella forma era una sirena, a mezzo tra pesce e donna, né l’uno né l’altra e tutt’e due insieme, secondo le favole antiche. Ora, non è vero? , come corre voce che i bambini non credono più alla befana, solo in quanto, se pare scontato che la media degli incidenti d’auto si sia abbassata, il gioco del calcio è sempre il più seguito tra il nostro popolo (a scanso  di  equivoci,  La  Paz  è  la capitale  della  Bolivia). Giorno e notte, così, la  sirena stava  immobile nella vasca a magnetizzare gli sguardi dei passanti su Largo della fontana come in un porto, le insegne della città (una sirena azzurra e un’abazia nera, in campo bianco) erano esposte al balcone centrale del municipio, i biglietti dei treni sono aumentati.