martedì 1 ottobre 2019

LITTERAX 4

L'eretico Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente obliterabile del nostro passaggio



Salvatore Emblema - Senza titolo




Via libera al 4° brano di Litterax, seguito di quello di settembre. Il racconto si sviluppa, la storia di Mario Sanso e consorte, lui russelliano convinto, che vivono le loro peripezie alquanto paradossali. Il racconto è tratto dal romanzo Visita di Sirdi, di cui costituisce un grano per così dire del rosario, ma presenta in sé una sua autonomia narrativa. Ovviamente si conforma al mio solito schema letterario e rientra nella mia visione d'insieme, che vuol abbracciare in toto la cultura contemporanea, di cui si sforza di essere un resoconto, resoconto unitamente del mondo che viviamo nella sua interezza. E che mondo! Se guardiamo solo al campo artistico, vediamo come sia infestato da clan e poteri oscuri e oscurantisti, che si proclamano trasparenti e oggettivi di facciata, ma in realtà nascondono magagne marchiane, sì da farmi più volte asserire che l'Italia è una democrazia apparente e per tanti versi questo nostro attuale è il mondo del più alto medioevo, dove la macchina dei media (stampa, televisione, pubblicità e ora potere telematico) macina gravissime omissioni, come in una specie di Metropolis di Fritz Lang.









  Il problema nacque quando lui e la moglie (quante volte, a sentir nominare costei, mi sei passata davanti agli occhi tu, Milena!) vollero, due settimane suppergiù appresso il loro ritorno a casa dopo l’uscita dall’ospedale, sanatesi completamente le scottature subite, rimettersi in viaggio per il Cilento e godersi almeno uno spezzone di vacanza. Sì, perché un aglio somiglia a una cipolla, ma una gru alza i carichi.
Il modo come si beve quindi un brandy non può essere che quello. Si alza il bicchiere e, salutato il postino entrato a recapitare delle buste, gli si rivolge un c’è niente per me? I saluti saranno, oltre al postino, anche, ambedue presenti, al commendatore e al negoziante di scarpe, il quale, dal suo canto, ha un cugino emigrato in Brasile. Quest’ultimo, a sua volta ha un vestito di lana scozzese.
La sua statura non ci è nota, ma si sa che Amedeo Sanso, ripassando, nel marciare in macchina alla volta del Cilento, per il luogo del mortale incidente in cui indirettamente era stato coinvolto, ebbe la sorpresa di notare che tutto, la casa, il giardino, la campagna circostante incendiata, perfino l’albero contro il quale la sua automobile (a proposito, fu Petronio a scrivere il Satyricon), la sua, ora mezzo sconquassata, non quella della moglie, su cui presentemente si trovavano in cammino, tutto, dico tutto era intatto, come se mai niente fosse successo. La sorpresa fu tanta che gli Elvezi non furono in grado di organizzare una valida difesa, permettendo così alle coorti di Cesare di fare prigionieri tutti i superstiti e subito insediare il castrum.
Non erano i Cimbri ancora domi, cosicché fu deciso che la marcia dei cavalieri e dei fanti sarebbe ripresa la mattina dopo. In virtù della decisione, Sanso e la moglie sostarono in macchina in un posto sicuro e a piedi si inoltrarono verso la casa del disastro, con l’intenzione quanto meno di interrogarsi sulle comete, sulle eclissi e le galassie. Pensavano che il moto di rivoluzione di Marte fosse più lungo di quello di Venere, non i satelliti di Saturno. Ebbero invece una sorpresa ancora più sconvolgente: gli abitanti della casa, richiesti da loro, rivelarono non essere mai stata colpita quella costruzione da incidenti aerei e loro stessi, che la occupavano da otto anni, erano lì, vivi e vegeti, come Sanso e consorte poterono verificare con i loro occhi. Il più assoluto sconcerto li assalì, neanche i limoni fossero uno e due. Non rimase loro che concludere i satelliti di Nettuno girassero. O, in definitiva, quelli erano dei fantasmi o lo zucchero è dolce.
                                                                                                                        
                                                                                                                           (Segue)