giovedì 1 febbraio 2018

TRANSPEQ I



L'eretico Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente obliterabile del nostro passaggio



Paul Klee - La leggenda del Nilo 

Ecco un altro brano di narrativa, tratto dal mio romanzo Visita di Sirdi. E' questa la prima tranche, la seconda seguirà il mese venturo. Si tratta di un brano senza racconto, è solo una prosa nel mio solito stile. In genere, ma non sempre le mie pagine hanno uno sviluppo drammatico, ma non sempre è così, come appunto qui. E' per così dire un brano di transizione nel libro. Altro da dire non v'è e non servirebbe, sono un autore che onestamente obbedisce alla sua musa, curando di essere il più possibile se stesso e di discostarsi al massimo dal lordume che gli editori italiani propinano alla gente. Un sistema editoriale marcio, quello italiano o per meglio dire milanese, contro il quale per un autore come me che non gode delle sue simpatie, e tanto è per me un motivo di vanto, ogni parola in più è superflua. 










Senza contare il giavellotto e i lottatori a corpo libero. Farne astrazione sarebbe stato come proclamare. Proclamare, tra l’altro, permette di far crescere l’erba, che, essendo verde, non determina la scadenza della rata. Quest’ultima non consegue allo scioglimento del ghiacciaio.
Altro che ghiacciaio, l’uovo non era sodo! E adesso non mi si venga a dire: il tenore era raffreddato, tanto l’opera andò comunque in scena, addirittura, nonostante l’uovo sodo, la barca era a remi, intendo la barca sul fiume il giorno del compleanno di Rita.
Non vi dico, quel giorno se il tassista starnutì tre volte nel pagare il mutuo dell’appartamento, ma il ferro da stiro. Parlerò inoltre della betoniera. E passare sotto silenzio, già che ci siamo, il sacco di Roma del ’27, sarebbe scorretto.
Ebbene, tale sacco, compiuto dai Lanzichenecchi, non ci porta forzatamente ad affrontare il tema dei trasporti d’oggi, di cui quale potrebbe essere mai la naturale premessa, se non francamente o 4 o 5?
6 no, perché tutti sanno che i treni sono elettrici e ad alta velocità e fanno Napoli-Salerno attualmente in dieci minuti, sarà che nell’ottocento romantico visse Leopardi. Lo stesso poeta aveva 37 anni.
E che dire di un aeroplano?: la reggia di Caserta la costruì Vanvitelli.  Diremo ancora che in aereo si fa così presto che, se alle 8 uno è ad Atene, alle 11 è a Marsiglia con un caffè davanti al bar dell’aeroporto, alle 13 a Monaco, alle 16 a Glasgow, alle 19 può scendere a Dortmund e prendere un cocktail, alle 24 è mezzanotte, alle corse ci sono i cavalli. E pensare che 62 fa 36! Numero, questo, che, non essendo il resto della divisione, può benissimo autorizzare il lancio del battitore di base-ball.
Effettuato il lancio, basterà considerare che in automobile, partendo da Nola a colazione si arriva a Firenze giusto per il pranzo a una media di 103 Km/h, e i delfini nella vasca saranno 8. Almeno così gli indiani saranno i Sioux.
Non Lanzichenecchi, che fecero il sacco. Questi erano mercenari, non pescatori. Qualora essi avessero esercitato la pesca, non si può escludere la luna domani sia rossa. E se lo sarà, il cassiere della banca conterà fino a 11 e canterà ‘o sole mio.


                                                                                                                                                  (continua)