mercoledì 1 giugno 2022

LULLOX 6

 

L'eretico Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente obliterabile del nostro passaggio


Salvatore Emblema - Senza titolo



E' ormai estate, cambia la stagione, cambiano alcune abitudini e i panni che mettiamo indosso. Non cambia lo stato miserevole della letteratura italica e la miseria di chi la gestisce nelle alte sfere. L'estate non rimedia ai mali di un mondo bacato, che proprio perciò teme di cambiare le cose a sue spese. E allora: che si goda dell'attimo, come diceva il Magnifico! Se la mela è marcia, non si può più risanarla, a meno di non staccarla e aspettare una nuova annata. Non è dato se non, come diceva Eliot, che noi si stia "in parte vivendo", cioè si passi il nostro tempo nel disagio e nel sacrificio di una vita più degna che ci viene negata da clan e autocrazie, a noi avversi. Abbiamo motivo perciò di essere riconoscenti a chi partecipa di questo nostro vivere in parte, seguendo questo blog e le sue composizioni in prosa e versi. In pro di essi ora questo troncone conclusivo, il sesto, del paragrafo Lullox, tratto dal mio romanzo Lungo il muro.






Segue da Lullox 5 - maggio 2022

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Ecco il perché Silvestro Crucioli si mise le mani nei capelli: ma come?, quel portafogli sotto i suoi occhi era la copia perfetta del suo sottrattogli in treno neanche un’ora fa ed, esaminato che lo ebbero, conteneva i suoi documenti (compresa la patente nautica ritirata quell’oggi), le sue tessere bancarie e non, tutte le sue banconote e perfino portava stampate le sue iniziali ed il numero preciso di serie dell’altro. Il tutto secondo l’inventario dei ferrovieri stilato all’atto del ritrovamento con la data di 6 giorni addietro. Come giustificare che il portafogli fosse lì da tanto, mentre glielo avevano defraudato suppergiù mezz’ora prima e lui non si era mai fermato alla stazione di Nola, né aveva viaggiato su quella linea ferroviaria negli ultimi 6 mesi (in genere si spostava in auto, ma a volte era costretto per una ragione o l’altra a farne a meno)? Come, se addirittura la patente nautica gliel’avevano consegnata quel pomeriggio, mentre era lì da sei giorni e recava la data odierna (cosa sfuggita ai compilatori dell’inventario) e tutto era in regola?

Come un’arancia colta dall’albero si ripone nella cesta e la si destina al mercato, così un carrozziere differisce. Come quest’ultimo non è un elettrauto, così Silvestro Crucioli, pronto a intascare di nuovo il suo portafogli, trasecolò, disponendosi a compilare e sottoscrivere le carte di protocollo per la restituzione. Così il capotreno e gli altri funzionari ferroviari, senza dimenticare il medico, allibirono, così il treno ripartì per Caserta, ma senza il Crucioli, che attese il prossimo convoglio, per avere il tempo di sbrigare le pratiche, così l’erba cresce sul prato, così il quadro è una natura morta, così il gommista saluta, come il trapano fa szz.

Per meglio intenderci, il trapano è quello elettrico e chi lo manovra è un operaio di 31 anni, di cui ignoriamo chi sia e di cui non ci importa minimamente. Né le sue operazioni e i suoi calcoli per misurare dove fare il foro avvenivano in quella stazione, ma a chilometri di distanza, né essi aggiungevano o toglievano alcunché a quello sbalordimento e sconcerto di cui caddero preda il Crucioli e gli altri alla stazione. Sappiamo solo che, facendo la somma, veniva 0.

                                                                                                             (Fine)