L'eretico
Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e
poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi
contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già
dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione
con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico
finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa
intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e
clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente obliterabile del nostro passaggio
Henry Moore - Oval with Points |
La mia letteratura si mantiene fedele al suo timbro originale, che in queste righe viene riproposto. Il brano che segue è la prima tranche di un nuovo paragrafo del mio romanzo in corso Lungo il muro; le restanti 2 verranno presentate nei prossimi mesi.
Checchè ne possa pensare la letteratura ufficiale del belpese, retta da poteri personalistici e clan culturali e compromessa da prevenzioni contrarie a quello che dovrebbe essere lo spirito unitario dell'Italia, uscito dal Risorgimento, che perciò è morto e sepolto, solo un lontano ricordo, tanto che per molti una Campania autonoma o addirittura indipendente potrebbe essere una risposta a questa irrimediabile crisi di nazionalità italiana.
Sol non era
la nota giusta per indicare l’indirizzo, ci voleva il bulldozer. Quale poteva
essere, effettivamente la cifra corrispondente alla differenza, se non il gas
metano? Il 38 era sicuramente troppo, il 22 poco, non restava che la
caffettiera. Servirsene, certo, di mattina appena svegli sarebbe stato utile
per colazione, ma il disc-jockey quello proprio no. Delle canzonette tutt’al
più potevano per mano di un disc-jockey diffondere nei grandi magazzini, ma non
certo fermarsi a fare benzina sull’autostrada, anzi bastava guarnire una torta
con la crema per il compleanno. Analogamente il trapano non era così.
La luna
piuttosto non sempre era tonda nel cielo, quando invece il giovedì le 6 men'un
quarto di mattina in inverno non era ancora giorno. Voleva dire che bisognava
lavare la macchina, sennò come si sarebbe potuto addizionare proprio quel
numero? Lavandola, sicuramente le scale
del monumento sarebbero state quelle, laddove il tenente si chiamava Langora,
cosa che in un certo senso potrebbe suonare a lode di tutti noi, dal momento che
i gatti alle volte miagolano.
Il punto
è, però che Rosa faceva di nome Salvator, egli pittore e poeta del XVII secolo,
quindi non si poteva semplicemente dire in maniera sbrigativa ho quarantatré
anni, no, bisognava se non altro aggiungere mi piace nuotare. Sì, perché lo
stesso Salvator Rosa ebbe vita avventurosa, cioè non è necessario mettere
l’accento sulla u. A quel tempo, quello del Rosa, non era così facile dare
dell’italiano a uno, lui figlio del Regno napoletano in un’Italia frazionata in
tanti Stati distinti, oggi per la verità l’aereo serve. La spiegazione sta
tutta nel vocabolo spegnere, che può benissimo significare arrestare il
funzionamento di qualcosa. In pratica Salvator Rosa fu anche musico. Musico ovviamente non equivale a cocchiere di
carrozza, dunque non fu lui senza ombra di dubbio l’assassino. Ci sono prove
incontestabili, invero che l’automobile si fermò allo stop, dopodiché svoltò a
destra e si diresse verso il porto, dunque, come avrebbe potuto la farmacia
essere aperta alle tre del pomeriggio? Al massimo le racchette potevano essere
da tennis, ma ciò non scioglie il dilemma perché Cesare si recò in Senato,
nonostante Calpurnia lo avesse scongiurato di non farlo.
Egli non
era princeps, ma dictator e allora poteva benissimo essere che le foglie
fossero già verdi. Certo era presto perché le ciliegie fossero mature, ma ciò
non implica che gli zucchini fossero zucche. C’è una bella differenza, credo,
tra i due, a dimostrazione che le caramelle sono a menta. Non penso si possa
mettere in dubbio che le caramelle possano essere molli o dure, con la
conseguenza che partire è un po’ morire: in sostanza l’antico detto in vino
veritas non impone che uno, uscendo la mattina di casa, debba portare per forza
con sé l’ombrello. Mettiamo, per esempio, che il clacson suoni, non per questo
verrà a piovere, addirittura la macchina potrebbe essere anche un autobus
o un camion
e allora nulla
vieta che la targa sia diversa. In tale ultimo caso le caramelle
potrebbero essere anche a liquirizia, cosa che rimette in discussione il ruolo
artistico di Salvator Rosa. Lo fu egli?
Se sì, le
rose erano rosse, se no, bianche: distinguo da non poco, se è vero che, volendo
salire al settimo piano si può farlo a piedi o in ascensore e che, per gonfiare
uno pneumatico ci vuole il compressore. E non finisce qua: si rifletta che le
ruote sono 4 e pertanto quella di scorta è la quinta. Ne viene che sono in
realtà 5 per ogni veicolo, ulteriore dato a favore della nostra tesi sul Rosa.
D’altronde le margherite sono di campo, non le piastrelle di maiolica,
smentendo che italiano sia un aggettivo valido in tutto e per tutto ancora
oggi, giacché è indiscutibile che una bicicletta sia a pedali. Potreste
immaginarne una che lo sia, qualora le rondini non volassero? Allora le
consonanti dovrebbero essere di meno.
Non è
detto che, in tale ultima evenienza, nel gioco del basket i canestri non
possano essere posizionati più in basso, permettendo così o che si metta la
virgola o il punto e virgola. A patto che il punteggio non sia 40 a 15, sarà
consentito anche accelerare fino a 150 all’ora sull’autostrada, nonostante i
limiti di velocità, sempreché la marmellata non sia scaduta nel barattolo. Si
potrà, inoltre contare fino a 1000, senza che le scarpe siano per forza numero
37 e in presenza di una congrua scorta di legna da ardere per il camino, salvo
le condizioni in cui il tassista non abbia più di 59 anni e/o le lampadine non
siano a basso consumo. Infine sarà concesso di detenere un fucile da caccia.
Lo stesso
Salvator Rosa era un amante della caccia, ma non per questo le fotografie del
calciatore differivano, al punto che un signore, passando, ebbe a dire faccio
il falegname, intendendo con ciò che dal lunedì pomeriggio alla domenica
mattina era aperto il barbiere, lunedì e domenica pomeriggio chiuso: cosa che
si capì benissimo in virtù del fatto che lui portava al guinzaglio un cane e
sua nipote si chiamava Daniela. La quale ultima frequentava le scuole e,
studiando la storia dell’arte, apprese che il Rosa venne al mondo all’Arenella,
oggi quartiere napoletano, ma non che dovette andarsene da Napoli, perché
allora, nei primi decenni del 1600, erano altri i pittori portati in palmo
nella città del Vesuvio, tra cui alcuni oggi considerati anonimi, come tal
Corenzio e, in parte, anche il Caracciolo. Con ciò non vogliamo dire che la
marmellata è di ciliegie, né che gli elettricisti salgono sulle scale, ma solo
che negli ambienti partenopei ancora oggi si prendono facilmente lucciole per
lanterne in campo artistico-letterario, specie i giornalisti e i sandwich. Si
pensi a tal riguardo che una farfalla ha due ali e un bar i liquori.
Un’officina meccanica naturalmente no, con la differenza che le api ronzano
intorno sui prati. Quanto poi alle lucciole per lanterne, direi che i cronisti
italiani non sono tanto da meno a quelli partenopei. A meglio intenderlo, va
ricordato che la Corsica fa parte della Francia e fu Genova a venderla un paio
di secoli fa alla corona francese.
Né va
trascurato che i peperoni li importò Colombo dalle Americhe, a prescindere dal
numero 345, che, essendo divisibile per 3, non necessariamente si traduce in
tedesco con au fidersen. Sì, perché, dato un gelato alla fragola, solo a porre
mente che la battaglia di Caltabellotta avvenne a suo tempo, dando per scontato
che le poesie non siano rinascimentali e le fotografie invece a colori, è
logico che un condizionatore d’aria dovrà essere regolato alla temperatura di
21-22°, a meno che le bottiglie non siano d’un altro colore, nel qual caso la
bicicletta non dovrebbe essere da corsa, ma le virgolette.