martedì 20 dicembre 2016

SEMPRE TROUBADOUR

L'eretico Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente obliterabile del nostro passaggio

Edouard Manet - Musique à les Tuileries


  Eccoci al secondo appuntamento di dicembre con la poesia de L'eretico Bruno. In questo spazio troveranno ora posto due nuove liriche di Gerardo Allocca, nel medesimo stile delle altre che le hanno precedute. Un'impostazione compositiva da me già illustrata in passato, per cui rimando al link http://nolanoblog.blogspot.com/2013/09/lora-della-poesia-la-poesia-secondo.html del 3 settembre 2013 
(questo link va digitato ex novo, giacché non funziona in  automatico)
  Sono poesie, queste, che intedono indicare una via innovativa e inedita a questo genere artistico, ma che finora, come del resto il loro corrispettivo in campo narrativo dello stesso autore, Gerardo Allocca, non hanno incontrato il favore dell'editoria, della stampa e della critica ufficiale. Segno ne sia che non hanno una loro significatività? Può darsi, lo concedo.
  Ma non è escluso, anche, che si tratti invece di un grosso granchio preso dai medesimi soggetti, ossia editoria, stampa e critica italiche, il che, considerando che sono accomunati da un eguale denominatore che ne regge le fila, intendo gli interessi meschini e personalistici cui sottostà attualmente la penisola, come pure il condizionamento forzato di clan letterari che da decenni infestano la cultura nazionale, il che, dicevo, è più che mai plausibile. Orbene, se ciò fosse, verrebbe destituita di fondamento, al contrario la letteratura ufficiale del paese, con le sue edizioni di grido in malafede, i suoi premi farsa, le sue recensioni che chiamerei quanto meno bugiarde.
  Una ragione in più perché L'eretico Bruno, alias Gerardo Allocca, se non fosse già la sua obbedienza agli spiriti artistici che lo pervadono e che da sola basterebbe, sia invogliato a proseguire sulla strada dello scrivere vuoi in forma poetica che narrativa; non solo, ma a offrire i suoi scritti alla lettura e alla riflessione dei lettori, ove ve ne siano, e speriamo molti, di questo blog.
  Presentiamo, dunque le due poesie che seguono come strenna natalizia de L'eretico Bruno a quanti avranno la gentilezza, il giudizio e l'accortezza, nonché la sensibilità di rivolgersi a queste pagine che trovano la ragione del loro essere nel nome dell'arte e della letteratura.


 




ROMANTICHERIE


Comunque sia, non erano camelie
fresche nella saletta del caffè,
né il cielo di quel giorno o quelle dalie
nella vetrina al negozio e le griffe
sapevano altrimenti, giù a quel bigio
cielo coperto a ottobre, nauseante.
Perfino le parole nel meriggio 
uscivano in note d’arpa scordate.


Un voltastomaco, insomma al ricordo,
eravamo in due e pareva nessuno,
si girava a vuoto in cerca d’approdo,
ma lo scalo sulle carte nemmeno
risultava, noi sapevamo solo
che c’era sempre lontano un orizzonte
ogni volta ed ogni volta toccarlo
sembrava fatto e poi finiva in niente.


In sostanza, i nostri confini esposti
alle continue invasioni dai barbari,
sedevamo nei triclini nei posti
con il fiato sempre sospeso, ignari
se mai sarebbe finita ed avremmo
riacquistato la pace e lo splendore
antico, intanto che ogni alba ad un palmo
credevamo di poter sicuri essere.


Io e te così, comunque sia, una luce
falsa avanti agli occhi, le nostre rose
vedemmo sfogliarsi, farsi di pece
le verdi acque alle nostre dita scorse,
cambiarsi in fumo tutto il nostro fieno,
in foglie secche le nostre dorate
spiagge, poi fummo per l’altro ciascuno 
un ricordo di irte specchiere infrante.









NONOSTANTE IL MARE




Non sarebbe sennò caduto il vaso

cinese ed infrantosi in  mille pezzi

per terra o stato dal vento furioso

scoperchiato il tetto tra gli olezzi

del giardino e il galeone arrembato

coi suoi ori e preziosi delle colonie

dai corsari al ritorno sul tragitto,

le are sacre a Vesta per cerimonie

razziate fino all’osso e date a fuoco

da mano incivile e rozza di barbaro.

I mandarini via spazzati in blocco

dalla grandinata su ciascun albero

abbattutasi non sarebbero stati,

lo specchio al comò un maldestro martello

non avrebbe incrinato, non più fatti

fallire dal crack in borsa i marchi in calo,

non punto il dito la spina di rosa.

L’acqua però s’infiltrò dal terrazzo,

sul tavolo nel gioco per scommessa

 tutt’altra carta estrassero dal mazzo,

il gabbiano fu raggiunto da schiocco

di fucile esploso da mezza costa,

l’incendio divampò su tutto un fianco

del bosco e nulla ormai ne resta,

polvere s’ammassò  sul pianoforte

 che stecca ormai a tutta forza in salone,

il busto nella villa sulla fronte

a furia di gelate e solleone

venne smangiato nel suo marmo in pieno,

quella lettera fu spietata in tutto

e ora  il bacio in faccia al mare persino,

che sancì l’amore, è affatto scordato. 

                                                    




giovedì 1 dicembre 2016

ANCORA TROUBADOUR


L'eretico Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente obliterabile del nostro passaggio




Paul Klee - Tappeto del ricordo




L'eretico Bruno dedicherà il mese in corso alla poesia. Attraverso due post, di cui questo è il primo e cui seguirà un secondo sempre a dicembre, verranno presentate alcune composizioni in versi di Gerardo Allocca, l'animatore di questo blog. Informate ad una medesima poetica ed un medesimo gusto, che l'autore si sforza sia il più proprio e originale possibile, queste sue cose hanno l'ambizione di onorare l'arte della poesia e la letteratura, intese come alte espressioni dell'umanità. Un tentativo, questo, sicuramente vacuo e sterile in un paese come l'Italia che non è un paese, nelle maglie com'è di discriminazioni territoriali che ne minano ogni unitarietà, di clan artistici che fanno il bello e il cattivo tempo, di poteri meschini che ratificano e sanciscono tutto questo e il resto ancora. Come un moderno troubadour, alla stregua di quelli in lingua d'oc che viaggiavano con le loro canzoni tra il mille e il milleduecento da una corte all'altra della Francia, L'eretico Bruno ora viaggierà su questo blog. Ma non ci saranno castellani, in un paese che non è un paese come l'Italia (per cui parlare per noi campani di una Campania autonoma o addirittura indipendente non è proprio insensato) i mecenati sono definitivamente tramontati e tutto risponde alla logica del denaro spicciolo al di sopra di ogni nobiltà d'animo. Segue un video in cui scorreranno i versi di una mia poesia, Congiunture astrali, sullo sfondo delle musiche di Dario Allocca.







Altre poesie seguiranno questo mese nel blog.




Paul Klee - Clown