L'eretico Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente obliterabile del nostro passaggio
Si possono leggere qui appresso due mie cose in versi, in cui sviluppo la mia consueta visione della poesia. Una poesia che si sforza di essere attenta agli aspetti armonici e metrici, inoltre si esprime per analogie per così dire sceniche, da cui si può ricavare un'idea particolare ogni volta. Una poesia che, pur rifuggendo da sperimentalismi estremi e spesso inconcludenti, mira a svolgere un discorso artistico innovativo rispetto alle stagioni precedenti della poesia intellettualistica di Thomas Stearns Eliot e Auden e di quella tardoermetica o avanguardistica della vita nazionale. Un messaggio poetico, il mio, che, come anche nella prosa, si sforza di essere al massimo personale e che naturalmente la classe editoriale e intellettual-cronistica di questo paese in mano a clan e poteri occulti non mancherà di ignorare, in cambio da parte mia della più assoluta noncuranza.
FARMACO PER LA SERA
Viavai preciso in stazione di treni,
nel camino le fiammate sprizzare
di ogni volta e, rintocco regolare
di pendolo, maturare sul ramo
mela in vista del mercato val quanto
la campana che sott’acqua risuoni
o in opaco incubo lo sparo muto
e in pien’oceano la barca a remo.
NON
FINALISTA AL PREMIO LETTERARIO
Più o
meno è come il latte in frigorifero,
che si
conserva. Probabilmente anche
una
betoniera ha più sangue, il faro
del
porto è umano al confronto; le barche
in
secca sono tal quali e se monta
una
burrasca è uguale a delle foglie
al
vento. Inerte ferro solido, iota
senza
theta e kappa. Dentro le maglie
della
rete, sopra il binario numero
quattro,
verso dove dirige il treno
e non
si sa. L’acqua dentro il sicuro
condotto
penso sia lo stesso, pieno
di
tanti possibili snodi, in tutti
i
sensi o come i cavalli da corsa;
e
quando la luna sale sui tetti
antenna
non trema al vento che passa.
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Nota: Val la pena di annotare che questa poesia non è mai stata
presentata a premi letterari