sabato 1 aprile 2017

IL SOLITO TROUBADOUR

L'eretico Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente obliterabile del nostro passaggio



Pierre Auguste Renoir - Seine bei Asnères



Si possono leggere qui appresso due mie cose in versi, in cui sviluppo la mia consueta visione della poesia. Una poesia che si sforza di essere attenta agli aspetti armonici e metrici, inoltre si esprime per analogie per così dire sceniche, da cui si può ricavare un'idea particolare ogni volta. Una poesia che, pur rifuggendo da sperimentalismi estremi e spesso inconcludenti, mira a svolgere un discorso artistico innovativo rispetto alle stagioni precedenti della poesia intellettualistica di Thomas Stearns Eliot e Auden e di quella tardoermetica o avanguardistica della vita nazionale. Un messaggio poetico, il mio, che, come anche nella prosa, si sforza di essere al massimo personale e che naturalmente la classe editoriale e intellettual-cronistica di questo paese in mano a clan e poteri occulti non mancherà di ignorare, in cambio da parte mia della più assoluta noncuranza.








FARMACO PER LA SERA




Viavai preciso in stazione di treni,
nel camino le fiammate sprizzare
di ogni volta e, rintocco regolare
di pendolo, maturare sul ramo
mela in vista del mercato val quanto
la campana che sott’acqua risuoni
o in opaco incubo lo sparo muto
e in pien’oceano la barca a remo.




  




NON FINALISTA AL PREMIO LETTERARIO



Più o meno è come il latte in frigorifero,
che si conserva. Probabilmente anche
una betoniera ha più sangue, il faro
del porto è umano al confronto; le barche
in secca sono tal quali e se monta
una burrasca è uguale a delle foglie
al vento. Inerte ferro solido, iota
senza theta e kappa. Dentro le maglie
della rete, sopra il binario numero
quattro, verso dove dirige il treno
e non si sa. L’acqua dentro il sicuro
condotto penso sia lo stesso, pieno
di tanti possibili snodi, in tutti
i sensi o come i cavalli da corsa;
e quando la luna sale sui tetti
antenna non trema al vento che passa.





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Nota:   Val la pena di annotare che questa poesia non è mai stata presentata a premi letterari