Henry Moore - Big two forms |
Mendarix 2 è il seguito di Mendarix 1, sviluppa dunque la narrazione già avviata nel brano precedente del mese scorso. Omogeneo al passato il discorso stilistico di questo racconto, facente parte del mio romanzo Visita di Sirdi, che riferisce dell'eruzione annunciata del vulcano dell'isola di Mendariza, eruzione che in realtà poi non si avverrà, benché tante saranno le sentenze che verranno pronunciate e in esso riportate sull'evoluzione di quelli che sembravano i prodromi dell'evento vulcanico. Niente, Idee sul vulcano di Mendariza è una specie di catalogo di previsioni vulcanologiche che vengono formulate e delle misure preventive connesse. Alla fine si rivela essere uno specchio della nostra multiforme epoca, così variegata e contraddittoria. Ma il racconto segue il filo di un modello di narrazione sui generis, che chi abbia avuto la pazienza di seguire questo blog avrà di certo indovinato essere frutto di una precisa scelta, di una personale mia soluzione artistica, di un artificio insomma di mio personale conio. Ovviamente rappresenta a mio avviso la manifestazione di un moderno gusto letterario, questa mia composizione, inquadrata nel romanzo succitato, che spero possa essere convenientemente apprezzato dai graditi e urbani lettori. Non certamente dai soliti ignoti della letteratura ufficiale di questo paese, retta dai soliti clan culturali e dai soliti torbidi poteri
IDEE SUL VULCANO DI MENDARIZA (II)
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La conclusione che si
possa tirare da questo “operistico”
duetto è, credo, che Giugurta era re di Numidia, non del Ponto. Tanto
più che, come già dicevo, i protagonisti del barocco italiano ebbero, L.
Bernini e G. B. Marino, i loro natali a Napoli, respirarono quell’aria, che
dovette ispirarli per sempre, anche quando se ne allontanarono, anche se i fili
della corrente sono di rame. Ciò premesso, sembra evidente che il ghiaccio
galleggia. Oltre alle rose nei vasi, non v’ha dubbio poi che si preparava a
Leroga un’immane tragedia, cioè che un’eruzione esplosiva poneva a grave
repentaglio la vita dei suoi abitanti e la sopravvivenza geografica della
stessa isola, che avrebbe potuto saltare in aria ed essere divelta alle
fondamenta dalla spaventosa violenza della deflagrazione vulcanica.
Altra conseguenza presumibile poteva essere
una radicale svolta nella moda degli abiti da uomo, come il frullare la frutta
il lunedì. Il giorno dopo e il mercoledì si sarebbe dipinto fino a sera, il
sabato era d’obbligo un salto in villa comunale, la domenica era giorno del
Signore e così la settimana era fatta.
Mai che ci si decidesse a passare un giorno
dai parenti di Melfi. E dire che tanta gente porta i calzoni larghi. Non per
nulla, potrebbero mettersi almeno l’orologio da taschino, via! A Leroga lo facevano in parecchi; non solo,
ma il latte è di colore bianco. Si sostiene da più parti che sia un alimento
dieteticamente completo. Il Bernini non è tra essi, che pure costruì il
colonnato di S. Pietro, un grandioso abbraccio verso la folla dei fedeli, ma,
nonostante fosse anche scultore, l’Adone poi lo compose il Marino e Adone
intenzionalmente stava a indicare il caos morale dell’epoca, tesa a inseguire
non altro che il piacere
e la voluttà, priva com’era
di spirituali perni.
Renato Sturio, lui però non fu convocato
d’urgenza era già da una settimana nell’isola del vulcano di Mendariza per
stabilire il valore nutritivo del latte, di cui riferiamo dianzi. Egli portava
gli occhiali di corno. Tralasciamo che
una folta schiera
di oculisti consigliano quelli
metallici, in genere più leggeri, mentre altri tra essi propendono più per le
lenti a contatto, più estetiche. Ci preme ben atro: decidere se lo stile dorico
o quello ionico, per non dimenticare la stella Vega, sia il più bello.
A tal uopo, appena si erano manifestate le
prime avvisaglie dell’eruzione del Mendariza, ci si era affrettati a invitare
sull’isola i più illustri esperti del ramo e tra questi, non specialmente in
vista, ma chiamato più che altro come collaboratore e consigliere di studiosi
di maggior fama, Renato Sturio, geologo vesuviano.
(segue)