mercoledì 1 aprile 2020

BROW 2

L'eretico Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente obliterabile del nostro passaggio






Salvatore Emblema - Senza titolo, 1999







Con aprile esce su questo blog il 2° e ultimo brano di Brow. Con aprile il blog deve registrare anche l'affare Covid, che è balzato alla ribalta e tiene banco su tutto. Dunque, mi tocca parlare del Covid. Ma cosa potrei dire che non sia già stato detto: una cosa veramente dell'altro mondo, che nons'era mai vista. Un'epidemia da secoli scorsi, che chiunque avrebbe detto mai si potesse ripetere. Eppure siamo qui, e sembra la peste di Atene. Siamo impotenti e temiamo tutti di ammalarci. Come e quando se ne uscirà non ne ho idea e sarei cattivo profeta a dire la mia al riguardo, speriamo presto. Un nuovo medioevo sembra tra noi, ma un medioevo che in fondo già era tra noi sotto certi risvolti. Il dominio su tutto dei media e della globalizzazione che toglie la capacità di pensare alla gente è medioevo, perché annulla la coscienza e massifica le coscienze. Il conformismo diviene il vero volto del nostro mondo, che vede la distruzione dell'io penso. Un anticartesianesimo assoluto ormai ci tiene in scacco. Ciò che si crede democrazia e voce del popolo è in realtà in questo paese la voce di un'oligarchia che ha in pugno i mezzi di comunicazione, i quali dettano legge, una vera dittatura: la dittatura dei soliti poteri oscuri e personalistici e dei clan legalizzati, anche artistici naturalmente. Il Covid non ha fatto altro che dare il colpo di grazia a questo medioevo strisciante. Adesso non si esce nemmeno più di casa e le decisioni sono in tutto e per tutto appannaggio di pochi, l'opinione pubblica è stata azzerata, sta di casa nelle redazioni dei giornali e telegiornali. Insomma il Covid ha dato soltanto un piccolo colpettino e siamo precipitati nel medioevo più buio, ma già c'eravamo quasi. E chi sa se ne usciremo.







  Il punto, adesso  è  capire  se  Mitridate  re  del  Ponto  non  fosse stato fatto fuori cum veneno, chi di noi direbbe vado al Barbiere di Siviglia. Rossini era un buongustaio infatti e viaggiava in carrozza; e allora come si potrebbe credere che una rondine fa primavera? L’estate è un’altra cosa: comincia a giugno e non bisogna dimenticare che le carote si sbucciano. Da sottolineare anche che per mazzetta s’intende pagare uno sotto banco per avere favori illeciti e noi italiani ne siamo maestri.  Lo stesso Pier Capponi, riguardo a ciò, proclamò noi suoneremo.
  Zaulo – Faccio vita movimentata, di qua di là, Europa, America, mezzo mondo. Una volta non era così
  Labia – No?
  Zaulo – C’era una donna
  Labia – Anch’io, come lei. Due gocce d’acqua
  Zaulo – Anche lei?
  Labia – Tanto tempo fa. In gioventù, quando ero agli inizi della carriera di pittore, che anche oggi, per la verità … si vivacchia, si sbarca a malapena il lunario
  Zaulo – L’ha piantata?
  Labia – Io? No, lei. Mi mollò per un tale senza tanti complimenti. Me lo sputò in faccia una mattina, presto, era albeggiato da poco, partiva, mi disse, aveva fretta, quella mattina stessa; non la rividi più. Stavo per rimetterci la pelle, mi feci forza. Poi ci ho fatto il callo, le donne …
  Zaulo – Una storia del genere, la mia. Fuggimmo insieme, durò tre anni, in giro per il mondo. Stretti dalla necessità, infine, tornammo qui, a Nola, lei era di Napoli, un’anguilla; io entrai in questa ditta di pastai che le ho detto e lei, di lì a poco, mi scappò via con un corrispondente dall’estero di giornali, di nuovo per il mondo
  Labia – Lo sa, la mia mi lasciò per uno di Nola
  Zaulo – Delle mie parti, potrei conoscerlo, chi sa
  Abbisognano delle precisazioni su quanto sopra. In primo luogo non è vero, come si crede comunemente, che un oleandro debba essere potato ogni giorno. In secondo luogo è sicuro che la bolletta della luce non è comprensiva delle spese telefoniche. E questo è quanto.
  Labia – Si chiamava Rosa Terracciano, quel carbone ardente
  Zaulo (illividendo) – Come?
  Labia – Rosa Terracciano
  Zaulo – Ma allora … mentre lei parlava, me lo sentivo … allora, era proprio lei il pittore, che mi confessò di aver abbandonato per me … anche quell’anguilla si chiamava così … tutto quadra
  Labia – Ci troviamo dunque faccia a faccia, io e lei, ora che ci ha liquidati entrambi e per noi non è più che un ricordo
  Zaulo – Uniti nella pena comune
  Labia – Affratellati; una fortuna quest’incontro
  Zaulo – Ma già divisi. Non sente? Il volo delle 10,15 all’altoparlante. Deve andare. Buenos Aires l’attende
  Labia (commosso) – E lei Istanbul. Una continua partenza, la vita
  Zaulo – Già
  A commento, si potrebbe addurre che le porcellane cinesi sono famose e tanto basti per dire che per mazzetta s’intende anche mancia per barbieri e simili, ma qui si alludeva, ben diversamente, alla peste di Atene. Tant’è vero che le farfalle non sono quadri, come a significare
 (Fine)