lunedì 1 maggio 2017

TROCANOR

L'eretico Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente obliterabile del nostro passaggio




Hans Arp - Cloud Shepherd




Purtroppo quest'Italia non cambia, né cambia il mondo. E allora ci chiediamo: potremo mai cambiare noi? Solo sulla carta ne esisterebbe la potenzialità. 
Ripropongo pertanto invariate le mie linee stilistiche di fondo in questo nuovo paragrafo (nuovo per modo di dire, del 2000 o giù di lì com'è, diviso in tre brani, di cui questo è il primo), facente parte del mio romanzo, concluso sì, ma in gran parte da riportare su tastiera perché in forma manuale, dal titolo Visita di Sirdi. Il brano appresso seguirà il prossimo mese. 
E', il presente, il medesimo stile trasgressivo già comparso nelle recenti uscite di questo blog, che riflette la solita Italia dei clan, artistici e non, dei poteri meschini e privatistici, il solito mondo invecchiato e logoro, che non sa correggere le sue insufficienze, e perciò si tira avanti, per dirla con Pound, a lume spento.








  Giovanni Scaglie. Pasqua, si sa cade di domenica, così pure lui si era sempre sentito con la coscienza a posto, nel fare il suo lavoro. La geologia, del resto è un altro paio di maniche. Non certo un luccio di fiume. Intendiamoci: rosso di sera bel tempo si spera. Evidentemente, l’acqua evapora mi pare sia implicito in ciò.
  La nostalgia delle carrozze a cavallo no, dunque e Grecia capta ferum victorem vicit. Non solo, ma, quando la volpe vide l’uva troppo alta sul ramo, disse - Nondum matura –. Egli dirigeva la seconda sezione civile del tribunale di Nola, Giovanni Scaglie. Nonostante ciò, i bambini prendono facilmente il morbillo, che è una malattia esantematica con febbre a eziologia infettiva e immunità permanente, infatti i bambini stessi amano giocare con i trenini elettrici. E riguardo al tonno in scatola?: bé, ecco, Scaglie, 48 anni sulle spalle, pensava di non avere scrupoli quanto al suo amministrare la giustizia, si sentiva tutto d’un pezzo.
  Poi, però, la Corsica passò in mano francese e nacque Bonaparte. Già prima cresceva l’ulivo e non lontano abitava il sergente di polizia Biasutti. Il perché è sulla bocca di tutti, perché Esaù perse la primogenitura per un misero piatto di lenticchie; con rispetto parlando, non le pere e il melone.  Per farla corta, Giovanni Scaglie era un po’ che non aveva più l’antica tranquillità. Giudice di specchiata eccetera, le minigonne non vanno, sembra più di moda. Aveva giudicato e sentenziato in centinaia e centinaia di cause, sempre applicando fedelmente la legge con assoluta onestà e imparzialità, comprese le zanzare e la pittura a tempera, nonché la spedizione dei Mille (chi ha mai detto che farsi la barba fa bene al fegato?). Di più, Ezechiele era un profeta.
  Scaglie, però un caso simile non l’aveva ancora mai incontrato e adesso gli scombussolava il quieto vivere, quasi che il gatto miagoli. Il mare purtroppo occupa più spazio della terra ferma o per fortuna l’acqua. E Giona era nel ventre della balena. Quando mai, se era così, ho dato modo di pensare di essere dalla parte dei Ghibellini? Ci si occupi piuttosto seriamente dell’affare dell’inquinamento.
  Quanto a me, preferisco poco sale a tavola, sarà forse che faccio 42 di scarpe. Ebbene il caso era questo: un tale aveva nome Silvio Cascuccio e naturalmente non citerò il terzo libro dei Re nel riferire che il giudice Scaglie andava a messa la domenica e spesso altre volte in settimana. Basti questo, credo per capire cosa significa essere elettricista. Gli spaghetti, similmente, per molti d’oltreconfine rappresentano il meglio del made in Italy. Una buona ragione, secondo me perché i pesci nuotino nell’acqua. Gli aerei intanto volano.
  Il signor Cascuccio anni prima aveva presentato istanza, corredata di ogni documento presso il tribunale di Nola e la sua pratica fu assegnata per competenza al giudice Scaglie. Si tratta a questo punto di tener conto che il formaggio è in primis un derivato del latte e la sua fabbricazione può o no, a seconda delle varie specie in commercio, comprendere una fase diversamente lunga di stagionatura. Ancora, si consideri che Giacobbe ebbe molti figli, tra cui Ruben, figlio di Lia, e Giuseppe, figlio di Rachele, mentre lui era figlio di Isacco. Cosa anche più importante: in geologia, roccia significa agglomerato semplice o composto di minerali, ad esempio una corsa al trotto.
  Dunque, Cascuccio, che doveva essere uomo assai balzano, esibì al tribunale una petizione, già rigettatagli dagli uffici a ciò preposti in via amministrativa, contro il cui giudizio egli appunto ricorreva, petizione in cui non si parlava di vento in poppa. La concinnitas c’impone ora di tacere, non l’elocutio. Dopodiché, ricorderemo l’assedio di Sagunto, fondamentale per qualsiasi trattato di strategia militare, il che non ci esime, ovvio, dal rispetto per i fiori nelle aiuole. In sostanza, la petizione era, come di rito, in carta bollata.
  In deroga a tale procedura, l’acquisto di un po’ di patate è più semplice, scevro di burocrazia, ma più liberty, lo si può constatare di persona, caso mai uno volesse prendere lucciole per lanterne. Sarò breve ora a tal riguardo, vale più, a mio avviso una buona mattinata di footing che assistere a una partita di calcio allo stadio. La chiarezza impone anche di annotare che Cascuccio portava gli occhiali.
  Non scomodiamo adesso qualche autore celebre o il Deuteronomio. Non pensiamo ai nostri venti anni. Non speriamo di vincere alla lotteria. Non ammiriamo qualche pezzo di pittura da museo e non guardiamoci alle spalle nella folla. Notiamo soltanto che l’ombra non è assenza, ma schermo della luce e i pop corn.
  L’Abacuc non recita, per quanto appena detto: “ datosi che sono intervenuti nella mia persona cambiamenti radicali… e questi hanno alterato irrevocabilmente la mia nozione di me stesso e le mie interazioni sociali e familiari… avendo io acquisiti una nuova dimensione soggettiva, una diversa individualità, sentendomi un altro… reclamo la sanzione civile di questo mio nuovo io, attraverso la sostituzione delle mie attuali generalità, espressamente Silvio Cascuccio, con quelle che desidero assumere per il futuro, da me prescelte in Amedeo Bongi; contestualmente esigo la cancellazione agli atti della mia paternità e maternità attraverso l’indicazione  figlio di ignoti, nonché quella del matrimonio da me contratto e dei discendenti da me procreati e, per finire, la surroga del luogo e data di nascita con diversi estremi, e precisamente 18 maggio 1956 a Saviano, anziché 12 ottobre 1957 a Caserta… cosciente di tutte le conseguenze legali della mia volontà (annullamento di parentela anagrafica, quanto a fratelli, moglie, figli e genitori stessi, di titoli di studio conseguiti, di proprietà registrate etc.), sollecito l’accoglimento della mia domanda, quale riconoscimento ufficiale della mia odierna soggettività…”, l’Abacuc no, ma la petizione succitata, sì. Viene da riflettere sugli sport equestri, che, è opinione diffusa, meriterebbero un maggior concorso di pubblico e di appassionati, mentre invece avviene che l’ippica e l’equitazione si praticano sempre a cavallo.

 (segue)

Giacinto Gigante - Tramonto a Caserta