L'eretico Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente obliterabile del nostro passaggio
Salvatore Emblema - Senza titolo |
Settembre è il tempo della ripartenza, dopo la pausa estiva. Ripartiamo anche noi, nel segno della permanenza. Permane la nostra idea del romanzo, permane la nostra visione della poesia. Dunque non prevedo per ora sostanziali cambi di angolazione nell'inquadramento del mio impegno letterario, sostanzialmente aderente alle sue conquiste già' acquisite. Permane purtroppo anche l'andamento degli affari culturali e pubblici italici ed esteri, i primi orchestrati da poteri privatistici e clan artistici, i secondi vittima della globalizzazione internazionale. Non rimane che proporre come rimedio, sia pure palliativo,. passeggero e non risolutivo, la lettura del brano che qui propongo, tratto da un paragrafo dei miei libri
Le campane, cioè non suonano sempre a morto, voglio dire
in soldoni che un orangutang non va confuso, come già si diceva. In pratica,
quando le campane suonano, non è detto che un orangutang stia mangiando una
banana, la qual cosa la dice tutta circa il famoso dilemma essere o non essere.
Risulta quindi evidente non potersi affermare univocamente come una campana che
rintocca sia sinonimo di puntigliosità, in altri termini esattezza, che
definirei matematica, per la semplice ragione che un orangutang non va
scambiato con un gorilla, il che basta da solo a chiarire nella Gerusalemme il
verso e il cener freddo de le fiamme etc. non stia a significare quanto
dicevamo poc’anzi a proposito della campana, bensì 1 metro e 85.
Come, direte, e il cener freddo de le fiamme vuol dire 1
metro e 85? Macché, voglio solo indicare come 1,85 m sia una misura di
lunghezza, per cui, non rappresentando la distanza da qui a Gerusalemme, può
tranquillamente stare a intendere che il
gran sepolcro di cui parla Tasso fu sì liberato, ma poi rioccupato dai
Turchi infedeli.
Mi sembra ovvio, a questo punto che una Citroen o, che
dire, una Volvo, una Renault, una Opel siano delle autovetture su strada e non
da corsa, laddove, salendo a bordo di una di esse, uno non si senta autorizzato
sempre a dire Tasso è stato il più grande poeta, anzi può valere l’inverso,
ovverosia la quarta parte di 73 non è 17 virgola 777, con il naturale
corollario che un triangolo non sempre ha due cateti. Potrebbe, infatti
benissimo essere che l’orangutang stia mangiando la banana, e allora come
potrebbe avere il triangolo i cateti, se non ammettiamo per ipotesi che la
banana sia acerba?
Alla fine, signori miei, quel che conta è la quarta parte
di 73, non fa testo, invece se la banana sia acerba o meno, a meno che non avvenga
l’orangutang sia zoppo alla gamba destra, allorché automaticamente verrà 17
virgola 777, da cui traspare lampante che furono i Turchi, non, al contrario la
banana a far sì che il triangolo non avesse i due cateti, circostanza, questa
che giustifica pienamente l’essere una Volvo e le altre una vettura da
strada.
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