venerdì 1 settembre 2017

TROCANOR III

L'eretico Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente obliterabile del nostro passaggio





Domenico Paladino - Scudi


Eccoci al III episodio di Trocanor, incluso come suo paragrafo nel mio romanzo Visita di Sirdi.  A commento osserverò solo che esso obbedisce alla mia solita visuale estetica e che solita sarà anche l'accoglienza che esso riceverà, cioè, al di là della pazienza di alcuni, pochi, gentili e sicuramente avvertiti lettori che seguono questo blog, resterà ignorato. Ma non importa, di ciò ero già prevenuto e non era questo il mio obiettivo, ma piuttosto coltivare la mia arte e fare onore alla letteratura, a dispetto della iattura di clan culturali e poteri oscuri, che spadroneggiano in Italia











 Andò, dunque, non contavano le cicogne, che l’autorità giudiziaria nella persona del giudice Scaglie sentenziò il signor Cascuccio dovesse restare per il resto dei suoi giorni Silvio Cascuccio inderogabilmente. Ora, sorge il sospetto che un Jumbo, solcando i cieli, somigli molto a un airone che svolazzi. In parole povere: Aronne, che uscì con lui dall’Egitto, era il fratello.
  Nello stesso tempo il fratello è in francese le frère. E non è tutto, poiché il Falstaff fu musicato. Non è escluso comunque il vino. Chiaro e tondo, ecco quel che seguì: Cascuccio si sentì defraudato di un suo diritto dalla società, ricorse in appello e fu lo stesso, perciò prese le sue misure: divorziò, ruppe con i suoi, lasciò il posto. Altrettanto dicasi delle bibite analcoliche che si possono consumare al bar. Né si può fare di meno con il sogno pagano di Giuliano l’Apostata. Una zucca, invece è più gialla. E pensare che la luna si può scambiare con il fanale della stazione!
  Quanto detto basta a farsi un’idea dei safari. Purtroppo non possiamo ampliare molto il discorso relativo e pertinente ad essi, se non comunicando che Scaglie s’informò personalmente, come preso da rimorso, della sorte di Cascuccio e venne a sapere. Ecco allora perché lo scirocco è un vento caldo. Non dico sia lo stesso, ma il cachemir è pur sempre una varietà di lana. E poi, è l’Esodo il libro della fuga d’Egitto, non il carburatore. Cosicché il giudice apprese quanto sopra e il resto. Non, a malincuore, chi fu fu l’inventore del fuoco e chi della ruota. Magari un cronista, nel dare notizia di Scaglie, non ci farebbe nemmeno differenza, nella sua superficialità e grossolanità. Cascuccio, dunque, rimasto solo e senza mezzi, gli venne in mente di rivolgersi ai grandi magazzini Domus e si offrì alla direzione per un’occupazione del tutto fuori del comune, esigendo in cambio un trattamento invero esiguo: vitto giornaliero e un letto per la notte, anche nei turni di chiusura. Laddove in poesia metonimia è una figura retorica come sineddoche, e si salvi chi può, benché naturalmente faccia eccezione alle regole grammaticali nude e crude. Il che appare evidente se, con un cartone e della colla, si allestisce un modello di trapezio isoscele a scopo didattico o ci si lava i denti con Gengisan.
  Il fatto è che Cascuccio divenne da allora un manichino vivente, esposto secondo le necessità di vendita nelle vetrine dei Domus e la notte, fruendo del giaciglio a lui riservato, o nei giorni di riposo e nell’intervallo pomeridiano, si prestò all’occasione da assistente del guardiano che lì faceva servizio. Il tutto va visto, attenzione, nell’ottica del barocchismo che pervase le lettere e le arti per tutto il secolo. Né va dimenticato che Sibari fu antica colonia greca, né i Saraceni.
  E pare addirittura a Sibari esistano vasi, come se cellophan e terital fossero la stessa cosa. No, invece il sole brilla. Al che, dopo tutto ci sarebbe forse da ribattere che nessuno vuol saperne di tasse. Infine tutto si risolse in poche notizie dal giudice raccolte sul conto di Cascuccio, cioè come si diceva; a integrazione di esse si rende noto un disco che piacque molto nel ’65 molti lo canticchiano ancora e a completamento delle medesime che, da fonte sicura, Scaglie fu informato come l’ex-geometra del Comune in seguito non volle più uscire da quell’esercizio  commerciale  né più intrattenere vincoli personali, sia pure di semplice amicizia con chicchessia, tranne quel suo impiego di fantoccio in vetrina. Discutere ora dell’utilità o meno del latino nell’educazione, cadrebbe a proposito, se non fosse che il sunnominato Levitico fa parte del Vecchio Testamento. Meglio sarà, contando gli anni di Matusalemme, rammentare i colori dell’arcobaleno. Se interessa, dibattiamo in alternativa sul dissesto idrogeologico del Bel Paese. Basta soltanto si sappia che il giudice da quel tempo non si sentiva più in pace con se stesso, il fatto era divenuto per lui un chiodo fisso: anche lui avrebbe potuto essere Cascuccio, gli veniva fatto di pensare. Riguardo, infine a quella storia di assegni a vuoto, nessuna novità


                                                          Amichevolmente tuo




Georges Braque - Portugaise