lunedì 1 settembre 2014

LA POESIA RIAPRE

L'eretico Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente obliterabile del nostro passaggio.

Vincent Van Gogh  -  Iris
Una nuova poesia a firma di Gerardo Allocca per riaprire i battenti del discorso letterario di quest'anno, a prescindere da tutte le bassezze di cui possa rendersi colpevole il mondo letterario e culturale italico, come sempre nelle mani di clan personalistici.


RIPORTO IN BILANCIO
                                                            
                                                            C'è del marcio in Danimarca   
                      
Non foss'altro per il verde velluto
che di nuovo ogni volta la campagna
indossa ed il sangue in cui assassinato
spira ogni giorno o l’abbaglio che stagna
su ogni risveglio, affrescando pareti,
sarebbe lutto perenne alle strade,
regnerebbe asfissia su tutti i fiati,
 cianuro in ogni tazza avrebbe donde.
Sabotarono infatti il volo all’una
e l’aereo cadde sulla pista,
inondò le case e le vie la piena
del fiume ed ieri vendettero all’asta
l’orologio antico del nonno, in mare
il veliero con il caffè e banane
dalle Antille venne abbordato sere
fa dai filibustieri e poi stamane
il lampo s’abbatté sulla magnolia,
orde invasero i nostri peristili,
non innaffiata al balcone la dalia
seccò e al museo un Bernini agli stalli
rubarono, non mancò di colpire
faraone e Egitto il terzo flagello.
Ma oltre la collina vi è, vi è oltre il mare 
sempre l’orizzonte, oltre lì, il buio velo
della notte, sempre altre stelle splendono,
dentro la conchiglia sulla spiaggia odi
sempre le onde, i battiti che ti echeggiano 
dentro promettono lontani lidi.


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