lunedì 26 luglio 2021

ALLA GRECIA 2021

L'eretico Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente obliterabile del nostro passaggio


Giorgio De Chirico - Piazza d'Italia



Di questi tempi, agli sgoccioli di luglio, L’eretico Bruno ha una scadenza da osservare come una ricorrenza, e anche quest’anno ha inteso uniformarvisi. Mi riferisco al post annuale sulla letteratura greca classica, che non manco mai di dedicarle, imperniato su mie traduzioni originali dai testi antichi in quella lingua. La motivazione è duplice, innanzitutto per rendere un rispettoso tributo a quei testi, che costituiscono i pilastri di tutta la letteratura occidentale, al tempo stesso facendone io stesso tesoro come lezione intramontabile per il mio proprio esercizio letterario attuale in prima persona, cioè per la composizione delle mie opere moderne, in secondo luogo, per prendere le distanze dal nostro mondo letterario italico, pur così simile, almeno nelle lontane origini, a quello ellenico, ma purtroppo oggidì fortemente compromesso da deleterie ingerenze di clan artistici e poteri oligarchici, che lo penalizzano gravemente con scelte mosse esclusivamente da corti calcoli privati, miranti a soddisfare obiettivi particolari, a prescindere da qualunque ossequio ai diritti dell’arte e della letteratura. Questo blog intende in tal modo operare in piena antitesi con essi, avendo a cuore unicamente le più elevate e nobili esigenze dell’idealità e dell’umanità, senza mezze misure o condizionamenti, machiavellici o particolaristici che siano






 SOFOCLE- ANTIGONE (vv. 331-343)

 

CORO:      Tanti i portenti, alcuno più dell’uomo.

 

E questo, anche più in là dello schiumoso

 

mare in subbuglio per il furioso Noto

 

naviga, soverchiando i gorghi estuosi,

 

strema la più vetusta degli dei,

 

Gaia l’imperitura, l’instancabile,

 

smuovendola cogli aratri annualmente,

 

grazie a stirpi cavalline rimestandola  


(trad. Gerardo Allocca

 


DEMOSTENE - (III FILIPPICA - 74-76)

 

E non sognatevi che siano i Calcidesi a preservare la Grecia o i Megaresi, se voi vi asterrete dall’azione, perché prendereste un granchio. E’ già molto se riusciranno a tirarsi essi stessi dai guai. Tocca a voi accollarvi l’onere, a voi gli avi affidarono questa missione, ve la tramandarono affrontando molteplici e gravose insidie.

Se al contrario ciascuno se ne sta mani in mano inseguendo gli affari propri e si studierà di non far nulla per proprio conto, in primis non rinverrà mai chi lo farà per lui, poi sospetto che si sarà forzati a fare tutto insieme ciò che adesso disdegniamo di fare.

Io per me questo è quello che sostengo e questo è quello che scrivo.  E confido anche che queste iniziative potranno ancora fronteggiare il precipitare degli eventi. Se qualcuno possiede idee migliori di queste, si pronunci e le renda note. E quel che vi parrà opportuno, gli dei ne siano garanti, possa giovare alla nostra salvezza.

(trad. Gerardo Allocca 

 


SAFFO  - Fr.17 Voigt

 

‘Era regale, che la tua figura,

 

io ti impetro si accampi al mio cospetto,

 

te che un giorno illustri Atridi adorarono,

 

 

e reduci da leggendarie gesta

 

dapprima presso Troia e quindi in mare,

 

qui approdati, partire non potevano

 

 

senza te supplicare e Zeus patrono

 

di supplici e il mite figlio di Tione,

 

che anche me ora tu benigna soccorra.

 (trad. Gerardo Allocca



ILIADE (XXIV – 801-804)

 

Allestito il sepolcro, essi tornarono

 

indietro e in bell’ordine si raccolsero

 

a celebrare nelle sale regie

 

di Priamo pio a Zeus la mensa funebre.

 

Ecco gli estremi onori all’equestre, a Ettore.

(trad. Gerardo Allocca

 

 

TUCIDIDE - (STORIE - PROEMIO I, 1-23)

 

L’ateniese Tucidide ragguagliò circa il conflitto tra Ateniesi e Peloponnesi, così come guerreggiarono tra loro, fin dal suo abbrivo, preventivando già che sarebbe stato ragguardevole e massimamente ricordevole tra quelli già scoppiati. E lo arguì per il disporvisi entrambi al culmine della capacità militare e notando i rimanenti Greci coalizzarsi o con gli uni o con gli altri, quali senza indugio, quali avendolo in animo. Questo sconvolgimento per la verità si dimostrò immane vuoi per gli Elleni vuoi per taluni dei barbari: al punto di dire che lo fu per i più tra le genti. Non era dato, è vero, reperire incontrovertibilmente per il lungo distacco notizie sia sui fatti prossimi che su quelli più lontani, quantunque a mio avviso, sulla scorta di dati degni di fiducia accessibili alla mia ricerca più minuziosa, non se ne ebbero di più rimarchevoli né dal punto di vista militare né da altri

(trad. Gerardo Allocca 

 


ALCEO – (Fr. 123)

 

Eccomi  in pena, eccomi  tutta  afflitta.

(trad. Gerardo Allocca

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