domenica 1 luglio 2018

ALGER III

L'eretico Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente obliterabile del nostro passaggio




Wassily Kandinsky - Composizione X



Siamo all'ultimo atto del mio brano Alger, al III stralcio; coronamento, dunque di un per così dire, come io lo chiamo, paragrafo del mio romanzo Lungo il muro. Invariato il discorso narrativo, le cui linee portanti sono state da me già esposte nei precedenti post di questo blog. Purtroppo, come al solito, nulla cambia per ora anche nel mondo ufficiale della cultura italiana, con i suoi soliti difetti personalistici e gretti, che ne fanno un mondo chiuso e privilegiato, dominato dai medesimi clan e poteri oscuri.






Figurarsi il farmacista, per poco non comprava del vino bianco, lui che, non per via del contrabbandiere, usava sempre sapone liquido per la pelle. Fu invece a causa di quello se i tulipani sono gialli sul campo.
Se fossero rossi, si dovrebbe supporre che le rondini volano, laddove non si sa se la marmellata è di ciliegie o di albicocche. Ignorandolo, si può sempre affermare quei cavalieri erano guelfi, non ghibellini. Per farla breve, non è detto che, vedendo un cane scodinzolare, debba essere un levriero per forza.
Potrebbe tranquillamente essere, in caso affermativo, che il suo padrone si rechi a far visita a un amico di vecchia data e, mentre di trova in cammino, venga a piovere. Allora nessuno osi gridare allo scandalo, dato che il giovedì è come il mercoledì, ma diverso dall’apriscatole. Quest’ultimo solo potrà garantire se, in conclusione il tonno sia all’olio di oliva.
Nonostante ciò, chi si sentirà di escludere Montanelli simboleggi tutta la boria italica a buon mercato e infondata dei giornalisti. Egli credo non fosse un ammiratore di Napoleone, pur essendo che i pesci stessero in mare e le acque fossero piuttosto calme di fronte ad Amalfi, il che avrebbe spinto chiunque a bere un tè, dichiarando senz’altro al suo accompagnatore – Reputo Olivier vincerà oggi all’ippodromo -
Fa d’uopo, se ciò è, che i progetti letterari futuri di Allocca debbano essere più idraulici, per il fatto di spiegare essi, infatti che la luna sta in cielo. E a maggior ragione, egli si chiama anche con secondo nome Giacomo, suppongo, per le esigenze idrauliche. La circostanza sottintende che Mosè dettò le leggi, con la naturale e imprescindibile premessa che un uovo è di gallina, altrimenti, mettiamo sia di anatra, permetterebbe di asserire che una camicia ha il collo largo.
Per farlo, occorrerà contemporaneamente verificare che i vandali erano barbari e invasero l’Italia e che una scarpa a mocassino è senza stringhe, sempreché la recluta abbia i requisiti per essere arruolata nel corpo dei finanzieri. Dopodiché, si tratterà solo di chiudere il barattolo con le alici in salamoia.
Automaticamente così si potrà appurare anche che Napoleone fu un eroe della storia, come già Giulio Cesare o Augusto o Alessandro Magno, e l’incarnazione di una visione della società, che sfociò pienamente e definitivamente purtroppo solo qualche decennio dopo la sua uscita di scena, anche se in veste rinnovata, nell’età liberale. Si appurerà insieme che il tappo della bottiglia è di sughero, per cui si rende necessario un cavatappi apposito, non gli scooter nel traffico cittadino, i quali non per nulla vanno a benzina.
Come gli scooter hanno due ruote, così sulle montagne. In campagna, diversamente si coltiva la terra, dunque come si potrà giurare Pier delle Vigne fu disonesto? Il nostro giudizio sul suo conto è che le pesche maturano sull’albero.
E questo è il perché o è verde o è rosso. Nulla impedisce sia però azzurro o giallo, per cui la risposta non può essere che no. Ne discende che l’opera futura di Allocca prevede di sviluppare e ulteriormente perfezionare la sua letteratura, sulla scia dei criteri tecnici sopra delineati, non nella impostazione di fondo. Non suppongo ciò dimostrerà che uno pneumatico deve essere gonfiato a pressione, piuttosto è lo pneumatico che, essendo di gomma, farà sì che le ruote siano quattro.
Allo stesso modo la dura disfatta napoleonica di Waterloo servirà a far capire come spesso nella storia aver ragione non serve, così come tra uno scoiattolo e un coniglio non significa che bisogna preferire o l’uno o l’altro, è sufficiente prendere il cric e sostituire la ruota, se bucata.
La parte futura di Gerardo Allocca come letterato, ecco che consisterà nel dar vita ai libri da lui progettati per il seguito, i cui titoli sono: Lungo il muro, Gli affari del dottor Penta, Il lasciapassare per Balveno e forse Verso sera e Ziggurat, oltre a tutta la poesia che ancora fiorirà e a questo romanzo già in cantiere.
    Mi corre adesso l’obbligo di precisare come l’allodola sia l’uccello del mattino, per cui al suo canto o è così o è cosà, sempre presumendo l’automobile sia gpl. Non è detto con ciò che la targa debba essere AN320AF.


(Fine)

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