giovedì 5 giugno 2014

MEGLIO DI NULLA


Artinvest2000. Braque Georges, "Violino e brocca" 1910, Olio su tela 117x73. Kunstmuseum, Basilea.
Georges Braque -  Violino e brocca




Sono finite le parole per accompagnare la mia poesia. Eccola, nient'altro, salvo che è scritta per caso in italiano, ma lo poteva essere in una qualsiasi altra lingua.




IL SOLITO DISCO


Farà pure scirocco d’un novembre
maggio e d’un liberty una casa nuova
un restauro, niente potrà quelle ombre
riverniciare di luce, mai riva
toccherà più la stessa onda, nessuna
luminosa aurora risveglierà
Pompei dal suo sonno e  il Fauno o la luna
sotto il Cancro abbagliante tingerà
più come un angelus la mezzanotte.
Calarono quelle ombre piedi vandali
su archi e obelischi tra il traffico e ditte
e su templi tra strisce pedonali,
imposero quei veli oscuri al giorno
quella mano che mutilò al nocciolo
i suoi  rami, sul tardi quel telefono
che squillò per l’addio, quel lampo al melo
che bruciò anche le ali della capinera.
Per il veliero in viaggio alle colonie   
l’abbordaggio della bandiera nera,
ai merli quella colla nelle panie.

                                                                       Gerardo Allocca




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