L'eretico Bruno costituisce l'organo ufficiale dello scrittore (narratore e poeta) Gerardo Allocca, che vi pubblica a tutti gli effetti legali suoi contenuti letterari o saggistici. Si diffida chiunque dal riprodurli in parte o integralmente, essendo protetti dal diritto d'autore. Già dal nome il blog L'eretico Bruno tradisce la sua diretta correlazione con il filosofo nolano. E se da un lato il riferimento ad un eretico finito sul rogo non è proprio di buon auspicio, dall'altro questa intestazione suoni anche come un avviso nei riguardi di certi ambienti e clan al titolare di questo blog ostili che noi nolani abbiamo la testa dura, andiamo fino in fondo e lasciamo un segno non facilmente obliterabile del nostro passaggio
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| Salvatore Emblema - Senza titolo |
E rieccoci a Natale. Le stesse cose ritornano, scriveva Robert Musil. Ed in effetti, che cosa cambia, se non lo scorrere del tempo? Ognuno di noi rimane se stesso, con i suoi pregi e i suoi difetti e così ci si ritrova di fronte le stesse persone, con gli stessi problemi che riemergono. E se poi anche le cose intorno sono quelle medesime, cioè si vive più o meno dove si viveva già, tra le stesse strade e le stesse case, ecco che si ha proprio l'impressione di rivivere sempre la stessa storia. Dunque, nel bene e nel male, si direbbe che sia tutto uguale all'anno prima e si tratti solo di ripetere lo stesso copione. Ma, se questo vale per i nostri destini privati, non sorprende che si possa valere anche per gli affari culturali in pubblico, che in un paese come il nostro, dove spadroneggiano clan culturali (nel significato spregiativo del termine, per quanto una certa stampa tenti di far passare la parola clan con valore positivo, cioè di gruppo pienamente trasparente, come ha già fatto con altre parole, come populista, che hanno assunto, grazie alla medesima stampa, un valore invece negativo, addirittura contrario al passato. Populista, per capirci meglio, una volta indicava chi era a favore del popolo, oggi i cronisti della casta ne hanno fatto un sinonimo di demagogo, per scopi di calcolo politico, al servizio dei loro principali). Ma lasciamo stare e torniamo alla cultura: insomma si ripetono le solite dolenti note della cultura ufficiale, in cui si è arrivati perfino il mese scorso a parlare di una Nazionale delle letteratura, spedita non so da chi e con quale diritto a Frankfurt per la Buchmesse. Meglio voltare pagina, una cosa vomitevole, che ripropone contestualmente i medesimi gravissimi nei della globalizzazione internazionale, sempre più nelle mani di ristrette oligarchie, che, grazie all'arma invincibile dei media in loro possesso, fanno quello che vogliono, laddove l'uomo della strada viene sempre più giostrato come un burattino. Ecco, ritorna Natale e Capodanno, ma niente di buono si profila per l'umanità che vive uno dei periodi più bui per l'intelligenza e il libero pensiero, periodo già in passato da me definito come un moderno medioevo, nel quale siamo immersi fino al collo. Se può giovare, allora si rimanga liberi nella propria coscienza, attraverso la lettura di quest'altro brano del racconto Flaw, il n. 3, tratto dal mio romanzo Lungo il muro
Segue da Flaw 2 dell'1 novembre 2024
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Non a caso
internet si paga o a consumo o in abbonamento, consentendolo pertanto. In più
si possono effettuare perfino operazioni bancarie e di borsa, così come
Rinaldo, avendo ricevuto notizie di Tancredi alla ricerca di Clorinda nei
dintorni di Gerusalemme, mosse a cavallo decisamente verso le mura e per strada
vide un fiordaliso insanguinato. Via telematica si consultano i valori dei
titoli azionari e obbligazionari, si ordinano lampadari per
la casa, abiti
da cerimonia, frigoriferi e climatizzatori, si impara il turco, si
visitano mostre virtuali, si viaggia attraverso le città di tutto il globo, si
può anche fare la spesa a domicilio, neanche il sax fosse uno strumento tecnico
dei pasticcieri e non piuttosto la canna da pesca.
C’è anche chi
attraverso internet amoreggia e chi ci fa affari immobiliari, chi si chiama
Olindo Ottieri, chi ha una taglia 56, chi è alto 1.78, chi abita in via
Pisacane, chi possiede una Mercedes e chi una Renault. E’ escluso, inversamente
che si possa guidare in stato di ubriachezza, si debbano evadere le tasse, sia
dato emettere assegni a vuoto, laddove è concesso costruire il quadrato
sull’ipotenusa, a meno che l’editore non sia italiano, allorquando si sarà obbligati
senz’altro a chiamare il 113. Una volta, però accertatisi che il triangolo è
scaleno, non ci saranno più dubbi.
A quel punto,
costruito il quadrato su uno qualsiasi dei tre lati, l’acqua non zampillerà mai
in tutte le direzioni e la pressione idrostatica non crescerà con la
profondità, ma la candela brucerà tramite lo stoppino e, quando la cera sarà
finita, vuol dire che il triangolo doveva essere rettangolo. A una conclusione
del genere si poteva pervenire anche attraverso il web, a patto che nel
navigare si evitassero siti compromessi con clan letterari capitolini, specie
se indifferenti alla questione omerica e al resto, pena l’assoluto
stravolgimento della geometria euclidea e non euclidea. Sia i sostenitori della
squadra di casa nella partita di calcio, allora, sia i creditori dell’albergo
Il viaggiatore potranno testimoniare che né il triangolo era isoscele né la
candela era accesa né Archimede.
Continua
